POGGIO LEVANTE

Cresciuto in una famiglia di imprenditori specializzati nel commercio di macchine agricole, Alberto Facco ha cominciato presto a cullare il sogno di diventare produttore vinicolo e con l’acquisto del terreno e l’impianto dei primi vigneti ha dato vita a Poggio Levante. Situata nel cuore della Maremma di Grosseto, ai piedi del Monte Amiata e a 40 km dal mare, l’azienda conta circa tre ettari di vigneto tutti situati tra i 300 e i 350 m s.l.m. e gode delle particolari condizioni climatiche che caratterizzano la zona; le correnti discensionali del monte provocano delle escursioni termiche tra il giorno e la notte molto importanti che a loro volta favoriscono la concentrazione di sostanze aromatiche in grado di donare ai vini profumi intensi ed eleganti. I cavalli su cui ha voluto puntare Alberto sono principalmente Sangiovese e Vermentino, rileggendoli però in una chiave diversa volta a nobilitarli e a donare loro una veste nuova. L’azienda appare intenzionata a rilanciare il vino simbolo di questo territorio e lo fa anche giocando ironicamente con il nome, chiamando il proprio vermentino “Unnè”, esclamazione toscana che propriamente significa “non è quello che sembra”.

Il metodo

Per poter produrre un prodotto che sappia distinguersi è necessario che gli standard qualitativi siano i più alti in tutte le fasi della produzione, dalla vigna alla cantina. Di ciò ne sono ben consapevoli Alberto e Guido Busatto, l’enologo di Poggio Levante, che insieme stanno portando avanti un lavoro di ricerca qualitativa più che quantitativa improntata sul legame col territorio. La vendemmia viene eseguita a mano e la vinificazione punta alla riduzione degli interventi enologici ed alla valorizzazione dei vitigni; anche i tempi di maturazione del vino non sono soggetti a forzature e conducono armoniosamente all’imbottigliamento una volta raggiunto l’equilibrio desiderato. La volontà di distinguersi è a tutto tondo e coinvolge anche altri aspetti del prodotto come il packaging; per i suoi vini Poggio Levante ha infatti scelto di adoperare delle bottiglie più leggere in modo tale da ridurre l’impronta carbonica.