

PODERI FOGLIATI
Nella complessa e mai raccontata vicenda delle prime importazioni di Barolo verso i paesi del Nuovo Mondo, Spirito Zocca fu un pioniere: già a metà Ottocento trasportava il grande vino di Langa, fregiato dalle sue elegantissime etichette nere, dall’Italia all’Argentina via nave. L’azienda fu rilevata verso il 1954 da Guido Fogliati, ed è tuttora proprietà dei suoi nipoti, Guido e Annalisa, che nel 2016 hanno ripreso a produrre vino in proprio, ponendo fine al periodo di vendita delle uve a terzi succeduto alla morte di Guido. Ed ecco quindi recuperato un patrimonio di Langa, centrato sulla proposta di due classici: un Langhe Nebbiolo (dal cru “da Barolo” detto Pugnane, a Castiglione Falletto) e un Barolo Bussia, dalla celebre regione di Monforte d’Alba. Sono vini di aroma e delicatezza, classe e struttura, curati e precisi, marchiati entrambi da una sfolgorante persistenza sapida. In più, rispetto al lontano passato da cui discendono, raccontano di un’attenzione nuova per una viticoltura sostenibile e una vinificazione cauta e rispettosa della straordinaria materia prima da cui si parte.
Il metodo

Sono vini classici anche nel protocollo. Il vigneto – che nel caso della Bussia ha 80 anni di età – è condotto con metodi biologici. La vendemmia si effettua a mano come ogni altra operazione di campagna e di cantina, dove fondamentale è la consulenza del giovane e bravissimo Gian Luca Colombo. Si lasciano i vini fermentare spontaneamente ed effettuare poi un ragionato periodo di macerazione a contatto con le bucce, a cappello sommerso (la tradizionale “steccatura”). La maturazione vera e propria avviene – sia per il Langhe Nebbiolo, sia per il Barolo Bussia, ovviamente con tempi diversi – nelle tradizionali botti grandi di rovere di Slavonia.