MENEGHETTI

È una delle punte di diamante della viticoltura istriana, oltre che dell’olivicoltura europea e del savoir-vivre – ristorazione e accoglienza incluse – della penisola croata: insomma, per mille motivi, questo è un nome da conoscere. Siamo a Bale (non a Bali: in italiano è “Valle”, 20 km a nord di Pola e 95 a sud di Trieste); qui Meneghetti è un nome che significa ospitalità, ottimi vini ed eccellente olio, nel contesto naturale splendido che circonda la Stancija (residenza) d’inizio Novecento. Allontanandosi dal mare, chi è stato in Istria lo sa, tutto prende un tono lirico, nel segno di una ruralità profonda, radicata e radicale: un susseguirsi di borghi, giardini, muri, pozzi, chiese e case di pietra, circondati da una campagna fertile fatta di contrasti, tanto intensamente verde nella vegetazione quanto decisamente rossa al suolo, per i cospicui inserti ferrosi. Di questo scenario fanno parte i 4 ettari di vigneto dell’azienda, che comprendono uve di Malvasia Istriana, Chardonnay, Merlot e dei due Cabernet, per una manciata di etichette il cui fascino non è nell’esotica provenienza, ma nella precisione aromatica e nell’originalità espressiva, dai toni delicatamente silvani, verace e priva di patinature.

Il metodo

Dopo pressatura soffice, i bianchi d’ingresso vengono vinificati in acciaio e vi restano “sur lie” per un anno, senza vedere legno. I bianchi di selezione effettuano invece fermentazione direttamente nelle barrique dove poi maturano per un anno prima dell’imbottigliamento. Il prestigioso rosso (“Meneghetti Red”), uno dei più blasonati vini di Croazia, è un classico taglio bordolese con vinificazioni separate per varietà e assemblaggio finale con maturazione di almeno 3 anni in barrique e lunghissimo affinamento in vetro.