MARCHAND-TAWSE

Firma notissima della Borgogna e autentico “ponte culturale” tra questa e il Nuovo Mondo, Marchand-Tawse associa nel nome i due leggendari personaggi che nel 2011 l’hanno concepita e realizzata. Tawse è Moray Tawse, imprenditore canadese che si era già costruito solida fama con la sua azienda vinicola nell’Ontario. Marchand è Pascal Marchand, anche lui canadese di lingua francese: nel mondo del vino è l’ex-ragazzo prodigio che nel 1985, ventiduenne, prese in carico e in pochi anni scagliò nell’Olimpo dei grandi il vino del secolare vigneto in monopolio chiamato Clos des Epeneaux, a Pommard. Marchand ha poi diretto per 7 anni il Domaine de la Vougeraie, anche qui con esiti brillanti, e ha infine varato il suo micro-négoce, col sostegno del compatriota Tawse. Ed eccolo nel nostro catalogo come un fiore all’occhiello: una lista di cru da far impallidire, ognuno interpretato al meglio, senza dogmi, partendo – prima ancora della maniacale cura delle uve – dalla rivitalizzazione dei suoli, grazie ai metodi biodinamici e al bando di qualunque coadiuvante di sintesi. Sono vini rari e bramati ovunque, di riconosciuta eleganza, perfetta purezza e fedele resa dei singoli terroir.

Il metodo

Il protocollo aziendale è più lineare e classico di quanto ci si aspetti: prevede vendemmia manuale in più passate, dopo cernita attenta in pianta doppiata in cantina dall’utilizzo del tavolo vibrante. I rossi sono ottenuti da uve interamente diraspate e sottoposte a 5 giorni di criomacerazione a freddo, con macerazioni medio-brevi. Trasferito in pièces da 228 litri, con percentuale di legno nuovo che va dal 15% al 100% a seconda della categoria del vino, il vino svolge la fermentazione malolattica e matura per circa 16-18 mesi prima dell’imbottigliamento. Non si procede a chiarifiche o filtrazioni. I tempi dei travasi e di tutte le operazioni di cantina sono scanditi dal “calendario biodinamico”.