

MARCHAND & BURCH
Spigolo sudoccidentale dell’Australia, la zona detta Great Southern è considerata la grande frontiera inesplorata della viticoltura continentale. Inesplorata, o quasi: perché da qualche tempo si sono mossi entro i suoi vasti confini grandi nomi del vino mondiale, talvolta in sinergia tra loro, come nel caso di Pascal Marchand, canadese di nascita ma borgognone di adozione, e Jeff Burch, australiano, vignaiolo con un passato da businessman. Incontratisi nel 1990, i due hanno visto concretizzato nel 2007 il frutto della loro collaborazione in un nuovo elegantissimo marchio, “Marchand and Burch”, che a fianco di una linea di vini classici di Borgogna ne allinea una di straordinari monovitigno dal Great Southern, e nello specifico dalla sottozona Mount Barker e dal super-terroir di Mount Barrow, a 380 metri di altitudine. Sia i setosi, morbidi Chardonnay, sia il longevissimo Shiraz hanno fatto incetta di premi assai ambiti in patria, e siamo fiduciosi che il loro connubio di terroir australiano e gusto borgognone, mediato dalle geniali intelligenze dei due titolari, riscuota il consenso degli appassionati italiani cui li proponiamo in esclusiva.
Il metodo

Il protocollo è di ispirazione borgognona; alla paziente raccolta manuale con selezione in pianta seguono cernita in cantina su tavolo vibrante, criomacerazione, diraspatura solo delle uve rosse – i bianchi si vinificano a grappolo intero – e fermentazione spontanea, direttamente in barrique francesi, nuove mediamente per il 40%. La maturazione dura 9 mesi con svolgimento spontaneo della malolattica in barrique; l’imbottigliamento avviene infine dopo leggera chiarifica e senza filtrazione. I vini sono tappati Stelvin, con chiusure di massima qualità tecnologica, garanzia di assoluta integrità e dell’assenza del benché minimo difetto imputabile al tappo.