

HEDELE
La valle del Vipacco, subito oltre Gorizia, è in parte in territorio italiano, ma anche da noi è più nota con il suo nome sloveno: Vipavska Dolina. È antica terra da vino, famosissima ai tempi della Principessa Sissi, e per fortuna ancora oggi in grado di mettere sulle nostre tavole bianchi dalla personalità unica. Come quelli di Andrea Pittana Aleš Pulc e Andrea Gheller, che sotto il marchio Hedele hanno avviato nel 2007 il loro progetto, e nel 2011 la produzione. I vini prodotti sono tre, tutti bianchi e tutti da monovitigno, espressioni di diversi contesti territoriali ma soprattutto della campagna attorno all’incantevole villaggio di Goče, frazione del comune di Vipacco tanto storicamente legata al vino da avere annoverato, a fine Ottocento, più cantine che case. La produzione odierna comprende un espressivo Chardonnay da vigneti a 330-380 metri di altitudine, un secondo Chardonnay da una singola vigna di 3 ettari denominata “Obelunec”, una Malvazija (Malvasia Istriana) dai bellissimi toni erbacei e salmastri, e un longevo, materico Sauvignon dal vigneto propriamente denominato “Hedele”.
Il metodo

In vigna, i metodi di coltivazione sono biologici; le lavorazioni seguono i cicli lunari sia in campagna sia in cantina, dove le fermentazioni spontanee dei mosti sono effettuate in piccoli fusti di legno. A differenze che nel caso dei due Chardonnay, su Malvasia e Sauvignon non viene svolta la fermentazione malolattica, allo scopo di dare enfasi e valore al loro patrimonio di acidità e freschezza. Tutti i vini maturano per circa un anno in piccoli legni francesi, con sporadici bâtonnages. Sostano poi per ulteriori 6 mesi in vasche di acciaio allo scopo di acquisire una superiore armonia d’insieme, e vengono infine imbottigliati nel mese di gennaio del secondo anno dalla raccolta.